“C’era una volta…un re!” No ragazzi, avete sbagliato: c’era una volta un castello in Toscana, ma con contaminazioni arabeggianti.
Questa citazione del grande Carlo Collodi è stata riadattata per parlarvi del Castello di Sammezzano: un gioiello architettonico in provincia di Firenze, ormai chiuso da oltre 30 anni.
Il Castello ha uno stile del tutto diverso da quello tipico toscano: nessuna torre, niente merletti, bifore e trifore e ponti levatoi, ma decorazioni moresco-orientali che riportano nelle fiabe delle Mille e una Notte.
La tenuta di Sammezzano ha una storia che parte dai Romani, inoltre fu tenuta di caccia ai tempi dei Medici e nel 1800 è stata trasformata e voluta nel suo aspetto attuale da Ferdinando Panciantichi Ximenes D’Aragona, influenzato dall’architettura orientalista.
Fino al 1800 il Castello di Sammezzano aveva aspetto di una villa toscana, e dal 1843 e il 1889 Ferdinando d’Aragona diresse personalmente i lavori per modificare e ampliare la struttura, con l’aggiunta di nuove sale, soprattutto nel piano nobile.
Ferdinando d’Aragona ha voluto ricreare nelle sale un viaggio virtuale fra Oriente, Arabia, Cina, fino alla Spagna: guardando le immagini non posso non pensare all’Alhambra di Granada, o al Taj Mahal in India: uno studio e una ricerca alla perfezione dei dettagli. Le sale sono ricoperte da mosaici in ceramica policroma, cupole e archi a sesto acuto, colori e giochi di luce, intrecciati assieme a motti e scritte in latino che riportano al tempo di Ferdinando.
Credits: Save Sammezzano
Credits: Save Sammezzano
Il castello è circondato da un grande parco storico, con più di 100 piante esotiche, e numerose sequoie monumentali e ultracentenarie.
Dal 1950 al 1970 Sammezzano ha ospitato anche un ristorante e hotel. Da quel momento il castello è stato abbandonato, e non ci sono stati progetti di recupero e rivalutazione di questa opera architettonica.
Questo vorrebbe dire che il Castello di Sammezzano potrebbe essere oggetto di un intervento di valorizzazione e/o tutela, e in un futuro potrebbe essere di nuovo visitabile da tutti: io non vedo l’ora di poter errare fra le sale e lo splendido giardino, alla ricerca di dettagli e policromie, e voi?
Credits: Save Sammezzano
Fino al 15 Dicembre è possibile votare il Castello di Sammezzano come Luogo del Cuore Fai: un piccolo aiuto per una grande opera che a mio avviso ha bisogno di essere riscoperta e rivalutata. Basta un semplice clic!
Mi rendo conto di non essere nessuno, ma come ingegnere e amante di tutte le opere architettoniche non potevo non parlare di questa opera architettonica (che spero in un futuro di poter vedere dal vivo). e chiedere un piccolo aiuto a tutti voi.
Essendo il castello non visitabile, le immagini sono prese da Save Sammezzano, una community di Facebook nata nel 2015 per far conoscere l’opera architettonica.
A presto Erranti, il Castello di Sammezzano aspetta il vostro clic!