Scuola Federzoni, Bologna
Quanto tempo passiamo al cellulare? E gli adolescenti? Com’è il loro rapporto con la tecnologia?
Giovanni da Monreale con le sue sculture ha voluto raccontare proprio questo: i bambini e il loro rapporto con il digitale e con i videogiochi.
Giovanni Sardisco, in arte Giovanni da Monreale, è un urban artist, e ha il suo laboratorio a Pietrasanta, in provincia di Lucca.
E’ stato sempre attratto dal mondo digitale e dai videogiochi, e nel 2013 durante una passeggiata in bicicletta, si è immaginato un ragazzo adolescente seduto alla fermata dell’autobus, intento a guardare un videogioco. Da qui ha inizio il suo progetto, che è un invito a riflettere sull’uso della tecnologia.
Le sue sculture rappresentano per la maggior parte bambini davanti a un cellulare, o un apparecchio tecnologico.
Un’altra particolarità di queste sculture è l‘installazione: sono tutte installazioni non autorizzate, vicine alle scuole, in luoghi abbandonati, o nelle periferie urbane. Giovanni con queste sculture non solo invita a riflettere sull’ uso della tecnologia, ma fa un dono alla società per il recupero e l’arricchimento della zona.
Durante la visita al suo laboratorio lo stesso Giovanni ha raccontato dell’installazione delle sue sculture.
Non sono luoghi a caso, ma Giovanni fa un sopralluogo e lo studia nella forma, nelle misure e nei colori, in modo che la scultura sia adatta al luogo scelto. In seguito viene organizzato il blitz: essendo tutte installazioni non autorizzate, Giovanni assieme a due collaboratori si muove all’alba, per fissare le opere a terra.
Le sue opere si trovano a Pietrasanta, a Viareggio, a Lucca, a Pisa, a Livorno, a Genova, a Milano, a Bologna e in altre città.
Alcune di queste installazioni sono state rimosse dal Comune, proprio perché non autorizzate, mentre altre sono state vandalizzate e frantumate, e una addirittura è stata rubata.
Ma questo non ha fatto cambiare idea a Giovanni: il suo progetto va avanti, e i suoi bambini andranno a far parte degli arredi urbani di altre città e anche all’estero.
Una particolarità di queste sculture è che i bambini sono ad altezza naturale, e sembrano veri! Io stessa ci sono cascata, e ho visto uno di questi bambini per giorni seduto su una panchina, intento a guardare un cellulare.
Mi raccomando: se vedete uno di questi bambini, fate un selfie con lui, taggate Giovanni e inserite l’hashtag #giovannidamonreale: vi ritroverete nella sua galleria fotografica digitale, che conta più di 500 post.
Di seguito le foto del laboratorio e delle installazioni.
Per saperne di più, potete guardare il sito di Giovanni.
E tu Errante, com’è il tuo rapporto con la tecnologia?
Foto delle Officine Monreale
Foto delle Installazioni (credits Mitia Dedoni dal sito di Giovanni da Monreale)