Ieri sera, come gran parte di voi, ero davanti alla televisione a guardare “le Meraviglie” di Alberto Angela, e ho scoperto che avrebbe parlato di un posto a me molto conosciuto, amato e odiato: Piazza dei Miracoli a Pisa. Dico “conosciuto, amato e odiato” non a causa dei campanilismi toscani (dicono che fra i lucchesi e i pisani non scorra buon sangue): ho studiato a Pisa, e la Facoltà di Ingegneria è molto vicina a questa piazza. Per tutta la puntata sono tornata con la mente al corso di Storia dell’Architettura, dove la Prof. ci portò nella piazza, per fare una lezione in loco.
Grazie all’aiuto di “Alberto”, alle mie reminescenze e gli appunti del mio esame (ho sotto gli appunti), parlerò di questi monumenti, e magari anche di qualche piccolo aneddoto legato alla piazza.
La Piazza del Duomo, o “Prato dei Miracoli”, come fu rinominata da Gabriele D’Annunzio, è stata fin da sempre considerata un centro religioso, dove erano rappresentate le fasi importanti della vita: il Battistero (la nascita), il Duomo (la vita) e il Campo Santo (la morte). Naturalmente nella Piazza è presente anche la Torre Pendente, monumento conosciuto in tutto il mondo.
La Torre è famosa in tutto il mondo per la sua inclinazione, dovuta al cedimento del terreno, di tipo sabbioso e argilloso (ricordo che Pisa era una Repubblica Marinara). Si tratta di un’inclinazione di circa 4 gradi rispetto all’asse verticale, spesso corretta negli assi da contrappesi alle estremità per ridurre la pendenza.
La Torre nasce come campanile del Duomo, è alta 56-58 metri ed è stata costruita tra il XII e i XIV secolo. E’ possibile arrivare alla sommità, percorrendo gli otto piani tramite una scala a chiocciola, da dove è possibile osservare la piazza dei MIracoli dall’alto. Essendo il campanile del Duomo,sono presenti anche sette campane.
Il Duomo è dedicato a Santa Maria dell’Assunta, ha il tipico stile romanico pisano, bianco e nero. Anche la Chiesa ha avuto un leggero dissestamento del terreno, come è successo alla Torre, ed è visibile nel lato ovest e nella facciata.
La chiesa ha una struttura a cinque navate, con abside e transetto a tre navate. Tutto l’interno è rivestito da marmi bianchi e grigi, con colonne monolitiche in marmo grigio, capitelli di ordine corinzio e archi a sesto rialzato. Al di sopra degli archi sono ancora ben visibili i matronei. Il soffitto a cassettoni è del 1600, ricostruito dopo un incendio in legno dorato, ed è presente lo stemma della famiglia Medici.
Nel punto centrale di incontro tra i transetto e il corpo centrale si trova la cupola, dove la leggenda dice che Galileo Galilei formulò la teoria dell’isocronismo del pendolo, osservando l’oscillazione del lampadario che scendeva dal soffitto. Ancora oggi è presente la Lampada di Galileo, anche se non è quella originale.
Davanti al Duomo si trova il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista. Ha il diametro del Duomo (si tratta del Battistero più grande in Italia), e ha una cupola troncoconica, ricoperta in parte da tegoli rossi e in parte da lastre di piombo: pare che questa differenza sia stata per mancanza di soldi per ultimare il tetto.
Anche il Battistero è leggermente inclinato, a causa del terreno.
L’interno è molto semplice e privo di decorazioni: è presente un’aula circolare, con 12 pilastri (che rappresentano i 12 apostoli) e archi a tutto sesto, e il matroneo. Al centro dell’aula c’è il fonte battesimale a immersione, di forma ottagonale, e il pulpito di Nicola Pisano.
Il Battistero è famoso anche per la sua acustica e per l’eco e il riverbero: solitamente i guardiani ogni mezz’ora fanno un’intonazione vocale per far sentire il perfetto effetto sonoro che si crea.
Il Campo Santo è il cimitero monumentale di Pisa; il nome deriva dalla presenza di terra portata dalla Terrasanta, dall’Arcivescovo Ubaldo Lanfranchi nel XII secolo.
Il Camposanto è in marmo bianco, con 43 arcate cieche e due porte. Il suo interno è simile a un chiostro, con arcate a sesto acuto molto decorate. Lungo i corridoi sono presenti diversi sarcofagi romani, mentre nei pavimenti vennero sepolte le maggiori personalità cittadine,come i rettori, docenti dell’ Università di Pisa, i governanti e le famiglie più in vista di Pisa.
Nel 1360 vennero aggiunti gli affreschi nei corridoi, con soggetti legati alla vita e alla morte: quello più famoso è di Buonamico Buffalmacco con il Trionfo della morte.
Sul lato nord della facciata del Duomo sono presenti dei buchini neri: la leggenda vuole che siano i segni delle unghie del diavolo, che tentò di arrampicarsi sul Duomo per impedirne la costruzione. Il numero di queste “unghiate” è circa 150: dico “circa” perché sempre secondo la leggenda il numero cambia, per un dispetto del diavolo. Dipende se vengono contati tutti i buchi, anche quelli più leggeri.
Esistono degli aneddoti legati al mondo dello studio e universitario: gli studenti universitari di Pisa non possono montare sulla Torre prima della laurea: ogni piano montato, è un anno fuori corso!
Tutti gli studenti che devono affrontare l’esame di Stato si ritrovano in piazza dei Miracoli ai 100 giorni dalla prova finale, per una sorta di rito scaramantico. Il rituale voleva che gli studenti dovessero toccare la lucertola a due code di bronzo, sul portone del Duomo. Purtroppo in quei giorni non è più possibile avvicinarsi al portone, e il prato si riempie di studenti che ripetono attività per 100 volte: 100 giri attorno alla torre, 100 addominali, 100 baci ai passanti, e chi più ne ha,più ne metta.
In Piazza dei Miracoli sono presenti anche due musei: il Museo delle Sinopie e il Museo dell’Opera del Duomo
Bene, il mio pomeriggio in mezzo ai ricordi universitari è finito, e devo ringraziare Alberto Angela (che non mi leggerà, ma lo ringrazio lo stesso) per avermi riportato a prendere in mano gli appunti per scrivere tutto questo. A voi non resta che programmare una visita a Pisa, per visitare la Piazza dei Miracoli e tutti i monumenti presenti.
Ingegnererrante
27 Comments
Il turismo di massa ha il suo pro e il suo contro..
Ne esistono tantissimi.. Io ho messo quelli legati alla Piazza dei Miracoli!
interessante la parte degli aneddoti, ma veramente esiste ancora la tradizione dei 100 giorni?
Esiste!
Sono stata lì 2 volte e mai ho visitato il cimitero. La torre mi ha delusa: dentro e fuori. Il battistero invece mi ha colpita molto di più.
Il Battistero è veramente impressionante
Anche io ho un rapporto di amore/odio con piazza dei miracoli. Pisa è bellissima, ma i turisti che la infestano sono tra i più rumorosi al mondo!!!
Ottimo motivo per ritornarci!
Pisa è una città bellissima. Purtroppo ci sono passata solo di sfuggita, prima o poi ci tornerò!
Che aneddoti interessanti… Anche in Olanda la maggior parte delle case erano storte.. Che effetto! Non sono mai stata a Pisa, solo all’aeroporto.. Eppure sono ligure ma la Toscana la conosco pochissimo. Devo rimediare!
Ho visitato Pisa (e quindi Piazza dei Miracoli) per la prima volta lo scorso dicembre e ne sono rimasta incantata. Non mi aspettavo un complesso di tanti edifici così belli all’interno della stessa piazza. La Torre è l’elemento più famoso, ma a mio modo di vedere assolutamente non il più bello. Sono rimasta incantata dal Campo Santo e dal Battistero.
Che meraviglia Piazza dei Miracoli! Chissà perché in molti parlano male di Pisa. Io la trovo una città affascinante, così bella nella sua italianità, e le tue foto lo mostrano in pieno…
Non sapevo che i laureandi non potessero salire sulla torre di Pisa. Pensa che anche qui a Bologna c’è una leggenda molto simile! Sarebbe divertente capire se anche altre città turrite hanno simili riti scaramantici e superstizioni
Anche a Siena vale!
Ho visto anche io la puntata di Alberto Angelo e mi sono persa in quella meravigliosa piazza. Sono stata una volta a Pisa più di venti anni fa, sono salita sulla Torre e la scala a chiocciola l’ho fatta tutta … di lato. Ma l’Italia lo sa che è una terra straordinaria ?
É bellissima, siamo molto fortunati
Sono stata a Pisa da ragazzina insieme alla mia famiglia. Mi è sempre piaciuta molto ma non avevo dea della leggenda legata alle unghiate del diavolo. Mi ha incuriosito davvero molto. Molto divertente invece sapere della tradizione degli studenti che ripetono tutto 100 in segno scaramantico, posso solo immaginare la confusione ma anche l’allegria che crea!
Una grandissima confusione, ma é una situazione molto allegra!
Sono stata in quella piazza una settimana fa. Sempre meravigliosa.
Mi hai fatto tornare con la mente alle mie lezioni di storia dell’arte, l’ultima volta che sono stata a Pisa nel 2016, attraccando a Livorno la mattina prestissimo abbiamo deciso di fermarci sulla strada verso Torino, è stato stranissimo e bellissimo vederla senza turisti!
Si, in effetti é strano vederla senza turisti!
Anche noi abbiamo un rapporto di amore ed odio verso questa città.
Abbiamo avuto entrambi occasione di poterla vedere sin da bambini, poi con gli occhi annoiati di un adolescente ed infine con gli occhi di adulti.
Crediamo che almeno una volta nella vita gli occhi di chiunque debbano ammirare e perdersi in questa piazza.
Eppure, non ci sentiremmo di consigliarla come meta finale di un viaggio ma solo come tappa.
Si nota il nostro rapporto di amore-odio? Haha
Un abbraccio,
Angelica e Christian
Oh la mia gita di terza media. Tornata poi un’altra volta ma sempre in un periodo della mia vita in cui non c’era il blog e facevo foto si però non come oggi! Quindi da riedere, come tante altre mete che devo rivedere per lo stesso motivo! Rapporto amore-odio, non direi è un bel ricordo ma che devo trasformare in un nuovo ricordo! Di quella che sono oggi e non che vive nei ricordi.
Assolutamente, si deve vivere il presente.
Che bei ricordi che hai tirato fuori! Non sapevo della tradizione degli studenti universitari né delle unghiate del diavolo!
Sono piccoli aneddoti,vissuti da studentessa dell’univesità di Pisa! Sono contenta che ti sia piaciuto il post!
Sicuramente va vista!