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Piazza dei Miracoli a Pisa

18 Gennaio 2018
Categorie
  • Architettura e design
  • Architetture italiane
Tag
  • Architettura
  • Italia
  • Pisa
  • Toscana
piazza miracoli pisa

Ieri sera, come gran parte di voi, ero davanti alla televisione a guardare “le Meraviglie” di Alberto Angela, e ho scoperto che avrebbe parlato di un posto a me molto conosciuto, amato e odiato: Piazza dei Miracoli a Pisa. Dico “conosciuto, amato e odiato” non a causa dei campanilismi toscani (dicono che fra i lucchesi e i pisani non scorra buon sangue): ho studiato a Pisa, e la Facoltà di Ingegneria è molto vicina a questa piazza. Per tutta la puntata sono tornata con la mente al corso di Storia dell’Architettura, dove la Prof. ci portò nella piazza, per fare una lezione in loco.

Grazie all’aiuto di “Alberto”, alle mie reminescenze e gli appunti del mio esame (ho sotto gli appunti), parlerò di questi monumenti, e magari anche di qualche piccolo aneddoto legato alla piazza.

piazza dei miracoli pisaLa Piazza dei Miracoli

La Piazza del Duomo, o “Prato dei Miracoli”, come fu rinominata da Gabriele D’Annunzio, è stata fin da sempre considerata un centro religioso, dove erano rappresentate le fasi importanti della vita: il Battistero (la nascita), il Duomo (la vita) e il Campo Santo (la morte). Naturalmente nella Piazza è presente anche la Torre Pendente, monumento conosciuto in tutto il mondo.

La Torre Pendente

La Torre è famosa in tutto il mondo per la sua inclinazione, dovuta al cedimento del terreno, di tipo sabbioso e argilloso (ricordo che Pisa era una Repubblica Marinara). Si tratta di un’inclinazione di circa 4 gradi rispetto all’asse verticale, spesso corretta negli assi da contrappesi alle estremità per ridurre la pendenza.

Torre di Pisa in Piazza dei Miracoli

La Torre nasce come campanile del Duomo, è alta 56-58 metri ed è stata costruita tra il XII e i XIV secolo. E’ possibile arrivare alla sommità, percorrendo gli otto piani tramite una scala a chiocciola, da dove è possibile osservare la piazza dei MIracoli dall’alto. Essendo il campanile del Duomo,sono presenti anche sette campane.

Il Duomo

Il Duomo è dedicato a Santa Maria dell’Assunta, ha il tipico stile romanico pisano, bianco e nero. Anche la Chiesa ha avuto un leggero dissestamento del terreno, come è successo alla Torre, ed è visibile nel lato ovest e nella facciata.

La chiesa ha una struttura a cinque navate, con abside e transetto a tre navate. Tutto l’interno è rivestito da marmi bianchi e grigi, con colonne monolitiche in marmo grigio, capitelli di ordine corinzio e archi a sesto rialzato. Al di sopra degli archi sono ancora ben visibili i matronei. Il soffitto a cassettoni è del 1600, ricostruito dopo un incendio in legno dorato, ed è presente lo stemma della famiglia Medici.

Nel punto centrale di incontro tra i transetto e il corpo centrale si trova la cupola, dove la leggenda dice che Galileo Galilei formulò la teoria dell’isocronismo del pendolo, osservando l’oscillazione del lampadario che scendeva dal soffitto. Ancora oggi è presente la Lampada di Galileo, anche se non è quella originale.

Duomo PisaIl Battistero

Davanti al Duomo si trova il Battistero, dedicato a San Giovanni Battista. Ha il diametro del Duomo (si tratta del Battistero più grande in Italia), e ha una cupola troncoconica, ricoperta in parte da tegoli rossi e in parte da lastre di piombo: pare che questa differenza sia stata per mancanza di soldi per ultimare il tetto.

Anche il Battistero è leggermente inclinato, a causa del terreno.

Battistero Pisa

L’interno è molto semplice e privo di decorazioni: è presente un’aula circolare, con 12 pilastri (che rappresentano i 12 apostoli) e archi a tutto sesto, e il matroneo. Al centro dell’aula c’è il fonte battesimale a immersione, di forma ottagonale, e il pulpito di Nicola Pisano.

Il Battistero è famoso anche per la sua acustica e per l’eco e il riverbero: solitamente i guardiani ogni mezz’ora fanno un’intonazione vocale per far sentire il perfetto effetto sonoro che si crea.

Il Campo Santo monumentale

Il Campo Santo è il cimitero monumentale di Pisa; il nome deriva dalla presenza di terra portata dalla Terrasanta, dall’Arcivescovo Ubaldo Lanfranchi nel XII secolo.

campo santo pisa

Il Camposanto è in marmo bianco, con 43 arcate cieche e due porte. Il suo interno è simile a un chiostro, con arcate a sesto acuto molto decorate. Lungo i corridoi sono presenti diversi sarcofagi romani, mentre nei pavimenti vennero sepolte le maggiori personalità cittadine,come i rettori, docenti dell’ Università di Pisa, i governanti e le famiglie più in vista di Pisa.

Nel 1360 vennero aggiunti gli affreschi nei corridoi, con soggetti legati alla vita e alla morte: quello più famoso è di Buonamico Buffalmacco con il Trionfo della morte.

Qualche aneddoto

Sul lato nord della facciata del Duomo sono presenti dei buchini neri: la leggenda vuole che siano i segni delle unghie del diavolo, che tentò di arrampicarsi sul Duomo per impedirne la costruzione. Il numero di queste “unghiate” è circa 150: dico “circa” perché sempre secondo la leggenda il numero cambia, per un dispetto del diavolo. Dipende se vengono contati tutti i buchi, anche quelli più leggeri.

Esistono degli aneddoti legati al mondo dello studio e universitario: gli studenti universitari di Pisa non possono montare sulla Torre prima della laurea: ogni piano montato, è un anno fuori corso!

Tutti gli studenti che devono affrontare l’esame di Stato si ritrovano in piazza dei Miracoli ai 100 giorni dalla prova finale, per una sorta di rito scaramantico. Il rituale voleva che gli studenti dovessero toccare la lucertola a due code di bronzo, sul portone del Duomo. Purtroppo in quei giorni non è più possibile avvicinarsi al portone, e il prato si riempie di studenti che ripetono attività per 100 volte: 100 giri attorno alla torre, 100 addominali, 100 baci ai passanti, e chi più ne ha,più ne metta.

In Piazza dei Miracoli sono presenti anche due musei: il Museo delle Sinopie e il Museo dell’Opera del Duomo

Bene, il mio pomeriggio in mezzo ai ricordi universitari è finito, e devo ringraziare Alberto Angela (che non mi leggerà, ma lo ringrazio lo stesso) per avermi riportato a prendere in mano gli appunti per scrivere tutto questo. A voi non resta che programmare una visita a Pisa, per visitare la Piazza dei Miracoli e tutti i monumenti presenti.

Ingegnererrante

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Ingegnererrante
Ingegnererrante
Sono Raffaella e vivo a Lucca. Sono Ingegnere Edile con una passione da sempre per il digitale (tanto da farlo diventare un lavoro) e una inguaribile malattia: la voglia di viaggiare. Sul mio Blog parlerà delle mie due grandi passioni attraverso i miei occhi sognanti: i viaggi e l'architettura.

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27 Comments

  1. IngegnerErrante ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 12:07

    Il turismo di massa ha il suo pro e il suo contro..

    Rispondi
  2. IngegnerErrante ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 12:08

    Ne esistono tantissimi.. Io ho messo quelli legati alla Piazza dei Miracoli!

    Rispondi
  3. K AROUND THE WORLD (@konsuelogennari) ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 12:20

    interessante la parte degli aneddoti, ma veramente esiste ancora la tradizione dei 100 giorni?

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      19 Gennaio 2018 alle 12:26

      Esiste!

      Rispondi
  4. Bruna Athena ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 13:16

    Sono stata lì 2 volte e mai ho visitato il cimitero. La torre mi ha delusa: dentro e fuori. Il battistero invece mi ha colpita molto di più.

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      19 Gennaio 2018 alle 13:16

      Il Battistero è veramente impressionante

      Rispondi
  5. Paola ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 14:57

    Anche io ho un rapporto di amore/odio con piazza dei miracoli. Pisa è bellissima, ma i turisti che la infestano sono tra i più rumorosi al mondo!!!

    Rispondi
  6. IngegnerErrante ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 15:19

    Ottimo motivo per ritornarci!

    Rispondi
  7. denise ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 15:38

    Pisa è una città bellissima. Purtroppo ci sono passata solo di sfuggita, prima o poi ci tornerò!

    Rispondi
  8. Alessia ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 16:35

    Che aneddoti interessanti… Anche in Olanda la maggior parte delle case erano storte.. Che effetto! Non sono mai stata a Pisa, solo all’aeroporto.. Eppure sono ligure ma la Toscana la conosco pochissimo. Devo rimediare!

    Rispondi
  9. Raf ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 17:31

    Ho visitato Pisa (e quindi Piazza dei Miracoli) per la prima volta lo scorso dicembre e ne sono rimasta incantata. Non mi aspettavo un complesso di tanti edifici così belli all’interno della stessa piazza. La Torre è l’elemento più famoso, ma a mio modo di vedere assolutamente non il più bello. Sono rimasta incantata dal Campo Santo e dal Battistero.

    Rispondi
  10. robisceri ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 19:16

    Che meraviglia Piazza dei Miracoli! Chissà perché in molti parlano male di Pisa. Io la trovo una città affascinante, così bella nella sua italianità, e le tue foto lo mostrano in pieno…

    Rispondi
  11. Lara Chiari ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 20:20

    Non sapevo che i laureandi non potessero salire sulla torre di Pisa. Pensa che anche qui a Bologna c’è una leggenda molto simile! Sarebbe divertente capire se anche altre città turrite hanno simili riti scaramantici e superstizioni

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      19 Gennaio 2018 alle 20:57

      Anche a Siena vale!

      Rispondi
  12. maria millarte ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 20:20

    Ho visto anche io la puntata di Alberto Angelo e mi sono persa in quella meravigliosa piazza. Sono stata una volta a Pisa più di venti anni fa, sono salita sulla Torre e la scala a chiocciola l’ho fatta tutta … di lato. Ma l’Italia lo sa che è una terra straordinaria ?

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      19 Gennaio 2018 alle 20:57

      É bellissima, siamo molto fortunati

      Rispondi
  13. oltreleparole ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 22:18

    Sono stata a Pisa da ragazzina insieme alla mia famiglia. Mi è sempre piaciuta molto ma non avevo dea della leggenda legata alle unghiate del diavolo. Mi ha incuriosito davvero molto. Molto divertente invece sapere della tradizione degli studenti che ripetono tutto 100 in segno scaramantico, posso solo immaginare la confusione ma anche l’allegria che crea!

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      19 Gennaio 2018 alle 22:34

      Una grandissima confusione, ma é una situazione molto allegra!

      Rispondi
  14. sowmyasofia ha detto:
    19 Gennaio 2018 alle 22:39

    Sono stata in quella piazza una settimana fa. Sempre meravigliosa.

    Rispondi
  15. prossimafermatagiappone ha detto:
    20 Gennaio 2018 alle 18:02

    Mi hai fatto tornare con la mente alle mie lezioni di storia dell’arte, l’ultima volta che sono stata a Pisa nel 2016, attraccando a Livorno la mattina prestissimo abbiamo deciso di fermarci sulla strada verso Torino, è stato stranissimo e bellissimo vederla senza turisti!

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      20 Gennaio 2018 alle 18:07

      Si, in effetti é strano vederla senza turisti!

      Rispondi
  16. Destinazione mondo 20 ha detto:
    21 Gennaio 2018 alle 02:23

    Anche noi abbiamo un rapporto di amore ed odio verso questa città.
    Abbiamo avuto entrambi occasione di poterla vedere sin da bambini, poi con gli occhi annoiati di un adolescente ed infine con gli occhi di adulti.
    Crediamo che almeno una volta nella vita gli occhi di chiunque debbano ammirare e perdersi in questa piazza.
    Eppure, non ci sentiremmo di consigliarla come meta finale di un viaggio ma solo come tappa.
    Si nota il nostro rapporto di amore-odio? Haha
    Un abbraccio,
    Angelica e Christian

    Rispondi
  17. Rocio Novarino ha detto:
    21 Gennaio 2018 alle 12:03

    Oh la mia gita di terza media. Tornata poi un’altra volta ma sempre in un periodo della mia vita in cui non c’era il blog e facevo foto si però non come oggi! Quindi da riedere, come tante altre mete che devo rivedere per lo stesso motivo! Rapporto amore-odio, non direi è un bel ricordo ma che devo trasformare in un nuovo ricordo! Di quella che sono oggi e non che vive nei ricordi.

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      21 Gennaio 2018 alle 12:05

      Assolutamente, si deve vivere il presente.

      Rispondi
  18. Elisa ha detto:
    22 Gennaio 2018 alle 10:33

    Che bei ricordi che hai tirato fuori! Non sapevo della tradizione degli studenti universitari né delle unghiate del diavolo!

    Rispondi
    • IngegnerErrante ha detto:
      22 Gennaio 2018 alle 10:39

      Sono piccoli aneddoti,vissuti da studentessa dell’univesità di Pisa! Sono contenta che ti sia piaciuto il post!

      Rispondi
  19. IngegnerErrante ha detto:
    22 Gennaio 2018 alle 12:11

    Sicuramente va vista!

    Rispondi

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