Il Solomon R. Guggenheim Museum di New York è un museo di arte moderna e contemporanea e si trova sulla Quinta strada, ai margini del Central Park. Fu progettato e realizzato da Frank Lloyd Wright, nel 1943, e ancora oggi è considerato fra le architetture contemporanee più importanti e caratterizzanti del secolo scorso. Il committente di Wright, Hilla von Rebay (responsabile della collezione di Solomon R. Guggenheim), chiese di realizzare uno spazio dove ci fosse una relazione stretta fra arte e architettura, in cui “…ognuno di questi grandi capolavori dovrebbe essere organizzato nello spazio poiché sono ordine, creano ordine e sono sensibili allo spazio che li ospita..”. Occorreva quindi un concetto di spazio museale nuovo, assolutamente diverso.
Nuova concezione di spazio museale
Dopo diverse versioni del progetto, quello più simile all’attuale venne realizzata nel 1945, e dopo 14 anni fu completato l’edificio. Né Wright, né Guggenheim riuscirono a vedere il museo completato, che fu inaugurato nell’ottobre del 1959.
Lo spazio museale è un ambiente unico, che si avvolge su se stesso, formando una spirale che sale dal piano terra fino alla cima tramite due percorsi: uno in salita e uno in discesa. Secondo Wright questa spirale capovolta doveva somigliare a uno Ziggurat rovesciato. Doveva rappresentare la continuità assoluta, con il valore di voler riunire i popoli tramite la cultura.
Il percorso delle opere va dall’alto verso il basso, quindi la cosa migliore sarebbe salire al livello più alto, e scendere percorrendo le rampe disposte a spirale, lungo le quali sono esposte le opere. Lungo questo percorso sono presenti delle aree espositive. Dalla strada l’edificio somiglia a un nastro bianco che si avvolge attorno a un cilindro più ampio in cima e alla base. Questo spazio museale venne criticato fortemente, per paura che l’architettura dell’edificio oscurasse le opere al suo interno, per e la difficoltà di appendere le opere ai muri inclinati
Le opere non iniziano dallo spazio dell’ingresso centrale, perché Wright lo vedeva più come spazio di socializzazione. Non esistono pavimenti in piano, né pareti rettilinee, a causa della forma avvolgente dato all’architettura del Museo. Questo non agevola il fissaggio dei dipinti, né l’esposizione di grandi opere: la maggior parte delle opere viene montata sui muri perimetrali con delle barre metalliche distanziatrici.
Per quanto riguarda le sculture, anche in quel caso potevano esserci problemi causati dalla pendenza del pavimento e dall’inclinazione delle pareti. Sembra che venga utilizzato un supporto inclinato di un angolo specifico: in questo modo le sculture appaiono verticali, anche se in realtà non lo sono.
Nel 1992 venne realizzata un’estensione del museo, ad opera di Gwathmey Siegel & Associates. Accanto all’architettura di Wright venne aggiunta una torre a otto piani a base rettangolare, in modo da estendere il museo , dove poter esporre più facilmente grandi dipinti, sculture e installazioni.
Molto importante nel progetto di Wright è l’illuminazione naturale: lo spazio centrale è coperto da un grande lucernario che genera luce diffusa in tutto l’edificio. Fu in seguito aggiunto anche un sistema di illuminazione artificiale, per permettere alle opere un’illuminazione appropriata in tutte le condizioni.
Voi conoscete questo Museo? Lo avete visitato?
Ingegnererrante
5 Comments
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Non so se desidero vederlo più perché di Solomon Guggenheim, zio di Peggy, e quindi per la curiosità di cosa ci sia esposto, o perché si tratta di una costruzione di Wright!
Insieme a quello di Gehry a Bilbao sono i miei desideri più grandi di questo momento…
Grazie per il bell’articolo 😀
[…] Solomon R. Guggenheim Museum di New York […]
É stupendo.. Va visto..
[…] sempre di New York, leggete il mio post sul Solomon R. Guggenheim, cliccando qui, mentre per sapere i vari documenti e le informazioni per andare negli Stati Uniti, cliccate […]