Questa volta per la categoria “Architetture nel mondo” vi porto alla Città delle Arti e delle Scienze, a Valencia in Spagna.
Il complesso fu voluto dal Governo Regionale di Valencia, e progettato dall’architetto valenciano Santiago Calatrava, ed è divenuto il simbolo della Comunità valenciana nel mondo, e un grande esempio di architettura moderna. Fu inaugurato nel 1998, con l’apertura dell’Hemisferic. La città delle arti e delle scienze è stata realizzata come una città nella città, ed è composto da vari edifici, dove si svolgono continue manifestazioni e mostre artistiche di vario tipo: l’Oceanografic, l’Hemisferic, il Museo delle scienze e il palazzo della Reina Sofia; occupa l’antico alveo del fiume Turia, che è stato definitivamente deviato, per un’estensione di 350000 mq, ed è la seconda attrazione più visitata della Spagna, solo dopo il Museo del Prado a Madrid. Per la visita ci vuole almeno una giornata intera, altrimenti, se avete più tempo, è possibile visitarla in maniera più rilassata con ticket da 2/3 giorni. La città delle arti e delle scienze dal centro di Valencia è facilmente raggiungibile tramite i bus urbani, o una passeggiata piacevolissima lungo di Jardines de Turia.
Sicuramente una delle cose più belle da vedere in questo complesso architettonico, soprattutto se con bambini, è l’Oceanografic, il più grande acquario europeo, e ha un tetto a forma di ninfea, opera dell’architetto Felix Candela. Sono presenti sette zone marine diverse: dalle zone polari, al delfinario, a una zona dedicata ai pesci del Mar Rosso, una per gli animali del mediterraneo e infine due bellissimi tunnel sottomarini dove il visitatore cammina circondato da qualsiasi tipo di pesce: dagli squali, alle anguille giganti, alle razze e tante altre specie. Sono presenti circa 45000 esemplari di 500 specie diverse. Merita vedere anche lo spettacolo che si tiene al delfinario. E’ presente anche un ristorante subacqueo, dove sembra di mangiare nella profondità del mare.
Poi abbiamo l’Hemisferic, che è un cinema digitale 3D, con un enorme schermo concavo, e lo spettatore è quasi sdraiato a vedere la proiezione. Vengono proiettati dei documentari educativi, che vanno visti con gli occhiali 3D, in inglese, francese e spagnolo. La parte esterna da lontano ricorda un grande occhio che scruta, con tanto di ciglia e bulbo oculare. Questo effetto ottico è amplificato anche dalla presenza dell’acqua alla base.
L’esterno dell’edificio del Museo delle scienze Principe Felipe sembra lo scheletro di un dinosauro gigante: si tratta di un museo interattivo sulla scienza e la tecnologia, e si divide su tre piani. Di solito al piano terreno c’è una mostra itinerante gratuita, negozi e un ristorante, mentre al piano primo c’è la mostra fissa del museo, a tema scientifico. Interessante soprattutto per i bambini perché ci sono tanti giochi scientifici interattivi
Il Palazzo delle Arti della Regina Sofia ospita il teatro dell’opera, e comprende al suo interno quattro auditorium, che offrono manifestazioni culturali e artistiche di vario tipo, da opere a concerti a balletto. L’edificio è ricco di dettagli architettonici, e la cosa particola è che al suo interno sono presenti diversi ascensori che vanno a diverse altezze, con degli spettacolari effetti visivi.
Oltre a questi edifici, è presente L’Umbracle, che è un giardino enorme, una terrazza panoramica coperta da una serie di archi di 18 metri di altezza, dove è possibile guardare la Città delle scienze. Qui è possibile trovare piante tipiche del Mediterraneo e sculture contemporanee nel Paseo de las Esculturas. Allo stesso tempo l’Umbracle ha anche un parcheggio coperto a due piani, con capacità di circa 700 veicoli e 20 autobus-. Si sviluppa parallelamente al Museo della Scienza.
L’Agorà, edificio con una linea abbastanza avveniristica, che ospita uno spazio versatile, per lo svolgimento di grandi eventi, congressi, esposizioni, concerti, spettacoli e competizioni sportive. Calatrava voleva ricordare due mani intrecciate fra loro, con due ali nella parte superiore, che permetteranno di filtrare la luce che entrerà all’interno.
Infine, il Ponte L’assut de l’or, che fa parte del complesso architettonico realizzato da Calatrava. E’ costruito in acciaio e cemento bianco, e si trova fra il Museo delle Scienze e l’Agorà per unire la circonvallazione nord e sud di Valencia. L’albero è alto 125 metri, e sostiene 33 cavi, che supportano il peso della struttura.
E voi? Lo avete mai visitato questo complesso architettonico?
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Ingegnererrante
8 Comments
Grazie!!! Merita la visita!
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Nonostante sia mezza spagnola Valencia mi manca… E questo tuo post mi ha fatto venire ancora più voglia di vederla!
una delle opere piú convincenti di Santiago Calatrava!
Si! Mi è piaciuta molto
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