In questo mese ho partecipato al mio primo blogtour nei territori della Val d’Orcia e Val di Chiana senese assieme ad altri bloggers: Elisa di Girandolina con il marito Alessio, Silvia di Ti consiglio un posticino e Mangia Prega Scrivi e Flavia di Visittuscany. Il tour, organizzato da Valdichianaliving, aveva lo scopo di promuovere la mostra d’arte “Il buon secolo della pittura senese”, e assieme ad essa, il suo bel territorio.
Si tratta di una mostra itinerante fra i comuni di Montepulciano, San Quirico d’Orcia e Pienza. Nella descrizione delle sedi espositive seguirò il senso cronologico della mostra: dal Manierismo di Beccafumi a Montepulciano, continuando con Sodoma e Riccio a San Quirico d’ Orcia fino alla luce caravaggesca di Rustichino a Pienza, dagli inizi del Cinquecento fino alla metà del Seicento. Oltre a queste opere, provenienti da collezioni pubbliche e private, ne sono presenti anche altre, molto significative per capire il contesto artistico di questo periodo di pittura senese.
Bloggers con ValdiChiana Living e l’assessore Franco Rossi di Montepulciano
Montepulciano si trova nella Val di Chiana senese: in mezzo a un bellissimo paesaggio collinare si trova il centro storico della città, con i palazzi rinascimentali, per poi arrivare alla piazza principale, Piazza Grande, dove l’ influenza fiorentina e’ ben evidente. Consiglio di salire sopra la torre del Palazzo Comunale, dalla quale si gode un bellissimo panorama. Affascinante è anche la Chiesa di San Biagio, ai piedi di Montepulciano, circondata da un grande prato.
Palazzo Comunale di Montepulciano
Panorama dalla Torre del Palazzo Comunale
La sede espositiva della mostra si trova al Museo Civico Pinacoteca Crociani; con noi era presente uno dei curatori della mostra: Roberto Longi. Partendo dalla Sant’Agnese Segni, opera giovanile di Beccafumi, già presente nel Museo Civico di Montepulciano, e dai vari documenti e testimonianze, l’esposizione suscita un grande interesse sulla vita del giovane pittore, sulle sue influenze e rapporti artistici. Sono presenti anche diverse opere di altri pittori dell’ambiente artistico senese di inizio 500, fra cui Sodoma, Fra’ Bartolomeo, Girolamo Genga e tanti altri.
Ingresso Museo Civico di Montepulciano
Sant’Agnese Segni, di Domenico Beccafumi
San Quirico d’Orcia è conosciuta fin dai tempi antichi per il passaggio della via Francigena. Si trova all’interno di una cinta muraria, tipicamente medioevale, divisa dalla via principale, via Dante Alighieri. Molto bella è la Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta, una chiesa romanica con elementi gotici e barocchi. Da vedere è anche la Chiesa di San Francesco, dove al suo interno è possibile ammirare la statua della Madonna in terracotta di Andrea della Robbia.
Collegiata dei Santi Quirico e Giuditta a San Quirico d’Orcia
Proprio accanto alla Collegiata si trova Palazzo Chigi Zondadari, sede espositiva della mostra e del Comune di San Quirico. In questa sede viene analizzato il periodo del tardo Cinquecento, inizio Seicento, partendo dall’opera di Bartolomeo Neroni, detto il Riccio, La Madonna col Bambino e i santi Leonardo e Sebastiano, conservata nell’ Oratorio della Misericordia di San Quirico d’Orcia. Il percorso espositivo è fondato principalmente sulle opere di Sodoma, artista adulto, e di Riccio, e anche in questo caso il contesto artistico non viene dimenticato: sono presenti anche maestri come Giorgio di Giovanni, Giomo del Sodoma e Marco Pino.
Palazzo Chigi a Montepulciano
Madonna con bambino e i santi Leonardo e Sebastiano
Pienza, chiamata la “città ideale del Rinascimento”. La sua storia è strettamente legata a Enea Silvio Piccolomini, che nel 1458 divenne Papa Pio II. Il Pontefice dette incarico all’architetto Bernardo Rossellino di trasformare il borgo natio in una città tipica rinascinamentale. In solo tre anni vennero realizzati palazzi bellissimi ed armoniosi, e la città aveva un senso di razionalità degli spazi e del decoro, ben lontano dal disordine dell’antico borgo medioevale. In piazza Pio II sono presenti la Cattedrale dell’Assunta, di stile rinascimentale toscano e il campanile di forma ottagonale, Palazzo Piccolomini,e il Palazzo Pubblico, con uno spendido loggiato. Questa armonia degli spazi si trova anche nei colori della piazza: gli edifici sono tutti in travertino, con il tipico color miele.
Pienza
Cattedrale dell’Assunta a Pienza
La sede espositiva di Pienza si trova al Conservatorio San Carlo Borromeo, dove nella chiesa a lato è presente una bellissima pala di Francesco Rustici, detto il Rustichino, che rappresenta la Madonna con il Bambino e i santi Carlo Borromeo, Francesco, Chiara, Caterina e Giovanni Battista.
L’esposizione è interamente dedicata al Rustichino, e ad accompagnarci nella visita è il curatore della mostra Roggero Roggeri. Acconto alle opere del Rustichino sono presenti quelle che hanno influenzato la sua formazione giovanile, con Alessandro Casolani e Vincenzo Rustici, fino alla sua evoluzione artistica con dipinti di una certa importanza, come quelli di Orazio Gentileschi e Antiveduto Gramatica. La pittura del Rustichino è naturalista e luministica, di influenza caravaggesca: sono riportate scene di vita di tutti i giorni. Un’altra cosa importante, presente fin dalle prime opere, fino all’evoluzione artistico è la mancanza del dolore: i volti non sono mai rappresentati sofferenti, come era tipico in questo secolo di pittura, ma felici e a volte sorridenti.
Conservatorio San Carlo Borromeo a Pienza
Pala del Rustichino
Il biglietto è unico per le 3 sedi espositive, valido per tutto il periodo della mostra (non vanno visitate obbligatoriamente le tre sedi nello stesso giorno e nell’ordine cronologico che ho seguito io nell’ articolo). La mostra è aperta dal lunedì alla domenica (giorno di chiusura martedì) dalle 10.30 alle 18.30
Il costo del biglietto è 12 euro (ridotto 6 euro); gratuito per i bambini fino a 12 anni. Per prenotare online in biglietto, clicca qui
Se siete ancora incuriositi sulle varie attività presenti in Val D’Orcia e Val di Chiana Senese, seguitemi, fra qualche giorno usciranno nuovi post. Nel frattempo vi auguro BUONA VISITA della mostra e delle città di Montepulciano, San Quirico d’Orcia e Pienza.
Ingegnererrante
5 Comments
Confermo i complimenti già inviati via mail! bellissimo articolo, bella mostra e bello il blogtour! a presto!
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[…] Mostra “il Buon secolo della pittura senese” e il territorio della Val D’Orcia e V… […]
[…] mostra “Il buon secolo della pittura senese” (se non avete letto il post, cliccate qui), oggi vi parlo di altre attività possibili sul territorio, provate durante il blogtour […]
[…] aver parlato della mostra sulla buona pittura senese (qui) e le attività da fare in val d’Orcia e val di Chiana (qui), oggi vi propongo tre […]