Sicuramente tutti noi associamo la Statua della Libertà alla città di New York, ma per milioni di immigranti, giunti negli Stati Uniti via mare, rappresentava molto di più: era il primo sguardo verso il Nuovo Mondo, e il simbolo di tante speranze e di una nuova vita da trascorrere a New York o nel New Jersey.
La Liberty Enlightening the World, o Lady Liberty, come viene chiamata affettuosamente da tutti i newyorkesi, si trova sulla Liberty Island: un isolotto nella baia di New York, davanti a Downtown Manhattan e all’ingresso del porto.
La statua fu donata dalla Francia agli Stati Uniti per il centenario della loro esistenza; fu progettata originariamente da Fréderic Auguste Bartholdi e Gustave Eiffeil per l’ingresso al canale di Suez, e fu inaugurata il 28 ottobre 1886. La statua ha una struttura in acciaio, con rivestimento di tavole di rame fino alla punta della fiaccola. In tutto è alta 46 metri, e pesa 225 tonnellate. Si erge su una base solida in granito. La statua porta un diadema a raggi, e si erge sulle catene spezzate della schiavitù; nella mano sinistra tiene la fiaccola, mentre nella mano destra tiene la Dichiarazione d’Indipendenza, con la data 4 July 1776. Dal 1924 è monumento nazionale.
All’interno della base si trovano ascensori e 335 gradini, divisi in 22 piani, per raggiungere la sommità della statua. E’ possibile arrivare fino alla corona, da dove si gode una bellissima vista di New York.
Gli immigranti una volta arrivati nel nuovo Continente, venivano portati a Ellis Island, la stazione di smistamento soprattutto dal 1892 al 1917. Qui gli immigranti venivano sottoposti a visite mediche e interrogatori (controllo documenti, disponibilità economica, fedina penale); solo successivamente venivano a conoscenza se avrebbero potuto ottenere il permesso per rimanere negli Stati Uniti, oppure dover tornare in Europa. Per questa attività Ellis Island venne soprannominata anche “l’isola delle lacrime”.
Dopo il 1917, Ellis Island divenne un centro di smistamento per deportati e perseguitati politici, fino ad essere un campo di internamento per gli stranieri. Questa isola in tutto il suo periodo di smistamento ha accolto oltre 17 milioni di immigranti in transito: dei numeri pazzeschi.
Nel 1965 divenne monumento nazionale, e l’edificio principale di Ellis Island divenne Museo dell’immigrante. Al suo interno è possibile trovare foto, documenti e filmati di tutto ciò che è successo in questa isola. Devo dire che la visita è molto emozionante, e ben documentata. A me non è capitato, ma per alcuni miei amici è stato ancora più emozionante, perché hanno trovato i nomi di parenti, che nel secolo scorso hanno lasciato l’Italia per tentare la fortuna negli Stati Uniti.
E’ possibile raggiungere questi due monumenti nazionali, così importanti nella storia nostra e degli Stati Uniti, con un traghetto che parte dal molo di Battery Park a Manhattan, oppure al Liberty State Park nel New Jersey. Esistono vari prezzi, a seconda della visita alla Statua della Libertà (esistono tre livelli: se volete rimanere alla base della statua, o salire sul piedistallo, oppure in cima alla statua), mentre per Ellis Island il costo è uguale. Per maggiori informazioni su orari e prezzi, cliccate qui.
E voi, erranti,siete pronti a fare questo viaggio virtuali fra questi simboli di New York? Io SI!!!
IngegnerErrante
Parlando sempre di New York, leggete il mio post sul Solomon R. Guggenheim, cliccando qui, mentre per sapere i vari documenti e le informazioni per andare negli Stati Uniti, cliccate qui.
11 Comments
New York è un sogno! Non vediamo l’ora di tornare con il nostro piccolino!
Ellis Island l’avevamo trovata proprio imperdibile e emozionante, veramente un valore aggiunto alla visita della Statua della Libertà!
Ellis Island credo sia una tappa imperdibile almeno per me, è un vero pezzo di storia che coinvolge a pieno anche noi Italiani
si, assolutamente imperdibile per la nostra storia
Arrivare in barca a Liberty Island mi ha fatto pensare allo stato d’animo degli immigrati che raggiungevano gli Stati Uniti per la prima volta: i sogni, le paure, la voglia di creare un nuovo futuro, i progetti.
Vedere Lady Liberty nella sua imponenza mi ha emozionato: anche il mio sogno s’era avverato!
Che bella la statua della libertà! Per me sarebbe un sogno che si realizza, vederla! Speriamo di riuscirci un giorno!
È veramente emozionante!
Eh pensare che eravamo noi i migranti ai tempi dei nostri nonni! Quante cose sono cambiate! Di sicuro Ellis Island ha visto passarsi davanti un’infinità di culture
Si, ed è assolutamente emozionante vedere le fotografie
A noi Ellis Island non è piaciuta molto, ma miss Liberty siiii! Pensa siamo arrivati fin alla corona e non volevamo più scendere
Stavo immaginando come doveva essere per i migranti arrivare finalmente a destinazione e scorgere già da lontano la statua, che ti fa esclamare ‘siamo arrivati’! Dev’essere molto bello anche il museo.
Il museo é emozionante. Sicuramente la statua é stata Vista da tanti come speranza per la. Nuova vita, dopo un viaggio lunghissimo