Dopo il mio post dedicato a L’ Avana, non posso non dedicare un altro articolo ad altre città cubane in stile coloniale: Trinidad, Cienfuegos e Camagüey.
La cittadina di Trinidad è affascinante, con le strade acciottolate. Tutta la città si agglomera attorno a Plaza Mayor, dove è presente la cattedrale, la Iglesia de la Santisima Trinidad e i giardini adiacenti. Se avete letto il mio post su L’ Avana (se non lo avete fatto, siete sempre in tempo, cliccando qui), parlavo delle piazze con la Wi-Fi: nel caso di Trinidad, la troverete in questa piazza, e anche in questo caso è facilmente riconoscibile, dalle tante persone intente a guardare il cellulare.
Sempre in piazza Mayor si trova la scalinata della Casa de la Musica: dalle 22 è possibile assistere a concerti di musica dal vivo e spettacoli di folclore cubano, realizzati da gruppi locali, per 1 CUC, bere un cocktail seduti sulla scalinata e ballare. Anche se non ballate salsa, se vi invitano, consiglio vivamente di accettare, faranno qualsiasi cosa per coinvolgervi nel ballo, quindi non preoccupatevi dei passi, se giusti o sbagliati: seguite la musica.
Appena usciti da Plaza Mayor, l’aspetto coloniale della città si perde: siamo in aperta campagna. Da qui partono le escursioni a cavallo, in mezzo ai campi, per arrivare alle cascate e fare un bel bagno. L’escursione è accessibile a tutti, anche a chi non sa fare ad andare a cavallo: i cavalli sono molto tranquilli, vanno al passo uno dietro l’altro, al massimo qualche minuto al trotto, se vengono incitati.
Merita andare al Museo Nacional de la Lucha contra Bandidos, non tanto per il Museo, che contiene soprattutto fotografie e materiale legato alla lotta contro le bande controrivoluzionarie, ma per salire sulla torre campanaria (il museo è in un ex convento), per vedere il panorama dall’alto di Trinidad. Da lì ho visto l’ultimo tramonto del 2016: sono un’amante dei tramonti, ma mai avrei pensato di apprezzarlo così tanto. Per gli amanti del mare, nelle vicinanze di Trinidad si trova Playa Ancon, una striscia di sabbia bianca, definita come la spiaggia più bella della costa meridionale cubana.
Ho passato il Capodanno a Trinidad, anzi, ho festeggiato due volte: la prima, il Capodanno italiano, a casa di Alfredo, un signore cubano, che sul terrazzo di casa sua aveva allestito un baracchino, arricchito da lumini multicolori, che preparava mojito e canchanchara (un cocktail a base di miele) e altre bibite ad 1 CUC. Appena ha visto il gruppo di italiani in vena di far festa, ha radunato la propria famiglia e i vicini, che erano in casa a rilassarsi e dondolarsi su delle meravigliose sedie a dondolo, ha fatto portare le casse per ascoltare la musica e offerto a tutti dell’ottima porchetta con i pomodori: non ho mai mangiato una porchetta così buona, il migliore capodanno passato in vita mia. Finito il festeggiamento in compagnia di Alfredo e la sua famiglia e vicinato, siamo tornati alla casa particular, dove avevamo la cena di Capodanno: aragoste giganti, ma niente a che vedere con la porchetta del signor Alfredo.
Siamo poi usciti di nuovo e abbiamo raggiunto la Plaza Mayor per la mezzanotte: è stato impressionante, perché la piazza era piena solo di turisti, che in qualsiasi lingua stavano facendo il countdown? Dove sono finiti i cubani? Tutto chiuso, luci soffuse, c’era qualcosa che non andava, ma nell’euforia del secondo capodanno da festeggiare, la domanda è passata in secondo piano. Improvvisamente, dopo poco, sarà passata massimo una mezz’ora, torna la luce, le case si aprono, la popolazione cubana apre le porte, e la musica per le strade. Ho chiesto a una signora cosa fosse successo, e lei mi ha spiegato che a mezzanotte c’era stato il silenzio per ricordare la morte di Fidel Castro, poi hanno ricominciato con la musica, e così sono continuati i festeggiamenti per strada e alla Casa della Musica, a suon di salsa, rumba e reggaeton. Turisti e cubani insieme, di qualsiasi età, a festeggiare, ballare e cantare per strada.
Passiamo a Cienfuegos, città in stile coloniale francese. Questo stile è possibile riconoscerlo nei portici e nelle colonne in stile classico, e dalle vie, che ricordano le avenue di tipo parigino. Il centro è Parque José Marti, dove è presente un arco di trionfo, dedicato all’indipendenza cubana, e situato sul lato occidentale del parco. Dalla parte opposta si trova la Cattedrale de la Purisima Concepción, con le finestre in vetro piombato in stile francese, e il Teatro Tomas Terry, con i mosaici in foglia d’oro sulla facciata. All’interno è decorato con marmi di Carrara, sculture in legno decorate a mano e affreschi sul soffitto. Attorno al parco sono presenti edifici importanti, come il collegio San Lorenzo, la Casa de cultura Benjamin Duarte, il Museo Provincial, il Palacio de Gobierno e la casa del Fundador: tutti questi edifici hanno in comune lo stile neoclassico, presente nella facciata, con presenza di colonne, portici, cupole e tetto a cupola. Nel 2005 il centro di Cienfuegos è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco come “esempio eccezionale di un insieme architettonico che rappresenta le nuove idee di modernità, igiene e ordine della pianificazione urbanistica in America Latina”.
Infine come città in stile coloniale abbiamo Camagüey: a differenza di Cienfuegos, la città ha una pianta urbana irregolare, causata soprattutto dalla sua storia, tormentata da attacchi e combattimenti. I mille vicoli presenti sono stati progettati per disorientare e nascondersi dagli attacchi, così sembra secondo una vecchia leggenda. In questo labirinto di vie è possibile scoprire piazze nascoste, chiese barocche, bar, gallerie d’arte. E’ stata nominata Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO nel 2008. E’ molto bella da vedere la Plaza San Juan de Dios, con le facciate colorate degli edifici che si affacciano; inoltre da non dimenticare nella visita sono le sue innumerevoli chiese. La città di Camagüey viene considerata l’anima cattolica di Cuba, ed è possibile trovare diverse chiese in stile barocco, con altari, campanili e guglie importanti. Da vedere sicuramente sono la Catedral de nuestra Senora de la Candelaria e l’Iglesia de Nuestra Senora de la Merced
Voi siete stati a Trinidad, Cienfuegos e Camanguey? Vi sono piaciute?
Se state per partire, o state pianificando un viaggio per Cuba, clicca qui per i consigli di viaggio, e qui per l’itinerario su l’Avana.
Ingegnererrante
14 Comments
Ma che figata il capodanno cubano, davvero una bella esperienza 🙂 Mi piacerebbe molto visitare Cuba!
Mi hai fatto volare indietro a Cuba. Non sono stata a Camaguay, ma Trinidad e Cienfuegos si!!! La foto della scalinata di Trinidad mi ha emozionata!! 🙂
Bellissime parole, hasta la victoria siempre!
Cuba è una meta che ho in programma e penso che proprio il periodo di capodanno sia il migliore per il clima 🙂
Ciao Stefania, in quel periodo il clima è ottimo: caldo ma non troppo!
Ciaooo
Ma che bello il blog. A Cuba non ci sono mai stata e mi piacerebbe tanto un giorno poterla visitare. Le tue foto devo dire che fanno venir una gran voglia di prendere e partire, complimenti.
Un bacione
La Fra
http://www.dreamswithlafra.com
Il capodanno cubano, che esperienza meravigliosa che hai vissuto!!! Mi ha colpito anche il fatto di accettare di ballare anche se non so i passi…è una cosa che adoro, non so ballare ma la loro musica mi incanta!!! Voglio andare a Cuba hahahaha 🙂
Allora col mio moroso posso sperare Ahahhaha!!
Raffa…..go go go!!! Mi piace un sacco il tuo blog!
[…] Le città cubane in stile coloniale: Trinidad, Cienfuegos e Camagüey […]
[…] Le città cubane in stile coloniale: Trinidad, Cienfuegos e Camagüey […]
[…] Le città cubane in stile coloniale: Trinidad, Cienfuegos e Camagüey […]
[…] piena di persone a fare il countdown. Poi, uno strano silenzio, che ho raccontato in un altro post, e poco dopo, le strade piena di gente e musica: cubani e turisti a ballare e festeggiare insieme […]
[…] Le città cubane in stile coloniale: Trinidad, Cienfuegos e Camanguey […]
[…] piena di persone a fare il countdown. Poi, uno strano silenzio, che ho raccontato in un altro post, e poco dopo, le strade piena di gente e musica: cubani e turisti a ballare e festeggiare insieme […]