Ecco il mio primo post sul Blogtour “L’Umbria che non ti aspetti”, il titolo rispecchia in tutto e per tutto quello che ho provato: un’ Umbria ancora poco conosciuta al turismo e ai media, ma con tantissime risorse da poter sfruttare. Il mio viaggio è iniziato e finito a Città della Pieve, alla quale dedicherò questo post.
Città della Pieve si presenta come fortificazione su una collina a circa 500 metri di altezza. Nasce con il nome di “Castel della Pieve”, perchè fu costruita attorno a una Pieve, una Chiesa dotata di fonte battesimale, oggi è la Cattedrale.
Come tutte le città di origine medioevale, si presenta quasi interamente in mattoni a vista, con splendide piazze e stradine deliziose in cui è piacevole perdersi. Purtroppo il tour per la città si è svolto sotto la neve, quindi ho dovuto limitare il mio “errare” solo ai monumenti principali. Sicuramente ci ritornerò con il tempo più clemente per finire di aggiornare la mia conoscenza di questo territorio.
E’ comunque stata una scoperta: dalle tombe etrusche, fino alle opere di Pietro Vannucci, in arte Perugino, nato propio a Città della Pieve. In questo post vi accompagnerò virtualmente passeggiando per la città, a vedere le cose principali.
La Chiesa di Santa Maria dei Servi viene fondata dai Servi di Maria intorno alla fine del 1200; la leggenda vuole che siano stati 7 mercanti fiorentini, che abbandonarono i loro beni per dare tutto ai poveri . La chiesa ha avuto 3 fasi: nasce in fase gotica, di cui abbiamo sempre l’altare, l’abside quadrata con la volta a crociera e la finestra a sesto acuto, poi abbiamo il periodo rinascimentale, con l’affresco del Perugino, e infine la fase barocca (è quella attuale), in stucco bianco. La Chiesa ospita il Museo Civico Diocesano.
L’affresco della Deposizione della Croce del Perugino è del 1517 ed è la sua opera più importante della vecchiaia, rimasta nascosta dietro a un’intercapedine fino al 1834. Il dipinto non è visibile nella sua interezza, ma è possibile già riconoscere la mano dell’artista.
In questa chiesa abbiamo avuto la possibilità di vedere le tombe etrusche, ritrovate nel territorio di CIttà della Pieve. In questo territorio sono state trovate diverse tombe, ma non insediamenti o fortezze: questo fa pensare che fosse parte del territorio etrusco di Chiusi. Le tombe per ora sono oggetto di studio e ricerca, ma presto saranno visibili a tutti. Per ora non posso aggiungere altro, se non che quando saranno visibili, vi avviserò.
All’interno dell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi si trova una delle opere più belle del Perugino, l’Adorazione dei Magi. La sua grandezza e maestosità è ben notabile fin dall’ingresso, non solo per le dimensioni (è alto sei metri e mezzo, e largo sette metri), ma anche nell’uso dei colori, così vivi e reali. Inoltre da notare anche la perfezione realistica nell’uso della prospettiva e nei volti delle persone.
L’opera è ricca di dettagli: i personaggi rappresentano un corteo cavalleresco molto elegante, davanti a un paesaggio che probabilmente rappresenta la vista che va da Città della Pieve verso il lago Trasimeno e la Val di Chiana.
Sulle pareti laterali sono presenti due targhe in cui vengono riprodotte due lettere del Perugino, che richiede 200 fiorini per l’opera commissionata, ma “chome paesano” si accontenta di cento fiorini pagati a rate. Alla fine Perugino ridusse l’importo a 75 fiorini, purchè gli sia mandata una mula a Perugia. “la mula col pedone che gli sia mandata a penctorà”.
Purtroppo non siamo potuti entrare, perchè si stava svolgendo la messa domenicale, ma anche nella Cattedrale di Città della Pieve possiamo trovare delle opere del Perugino.
Imperdibile è il Battesimo di Cristo, con Gesù Cristo e San Giovanni con i piedi nel Giordano, i due angeli ai lati e lo Spirito Santo in alto. Anche in questo caso vengono rappresentati i colli in lontananza e un paesaggio molto simile al territorio fra Umbria e Toscana. L’opera si trova in una cappella laterale della Chiesa.
L’altro dipinto del pittore è la Madonna in Gloria e Santi Gervasio e Protasio; questa opera si contraddistingue per i colori sul rosso e l’azzurro. Anche questa opera è datata 1514, come l’Adorazione dei Magi, e si trova sull’abside della Cattedrale.
La Rocca è medioevale, ed è stata costruita nel corso del 1300 per volere della città di Perugia. Aveva uno scopo difensivo non tanto verso l’esterno, ma verso l’interno: era il simbolo per imporre il dominio perugino su Città della Pieve e sul territorio fino al lago Trasimeno. Dalla Rocca partiva la Via Pievaiola, per collegare la città con Perugia. Sono presenti anche cinque torri.
Oggi la Rocca è ridotta di dimensioni, ai piedi erano presenti altre torri e un profondo fossato. La parte rimanente venne utilizzata nel 1500 come residenza del Legato Apostolico: occorre ricordare che questo territorio faceva parte dello Stato della Chiesa. In seguito sia la Rocca che le torri vennero utilizzate anche come prigioni.
Oggi è un ambiente polivalente, come luogo di riunione, di incontro e di laboratori didattici.
Per ora la mia passeggiata per Città della Pieve finisce qui, ma è solo un “arrivederci”, per continuare a errare nelle sue strade medioevali.
Voi, erranti, conoscete città della Pieve e il suo territorio? Cosa ne pensate?
IngegnerErrante
12 Comments
Non te ne pentirai!
A me è piaciuto molto girovagare per i vicoli che offrono bellissimi scorci. Dai punti panoramici c’è una vista stupenda sulle campagne.
Sotto la neve quello mi è mancato.. Sarà per la prossima volta!
Ho letto il tuo post stamattina mentre facevo colazione. Non sono mai stata a Città della Pieve… Sembra molto carina! Peccato x la neve vero? ; )
Ha acquistato un valore in più con la neve, soprattutto il paesaggio, ma é stato impossibile girovagare nella città
L’Umbria mi è sempre piaciuta molto, per la tranquillità che si respira. Avendola girata in moto mi sono concentrata più sui paesaggi, ma ci sono bellissime chiese da vedere, come hai raccontaro tu. Ovunque guardi l Umbria ti prende.
È vero!
Adoro questo tipo di borghi, non sono ancora stata a Città della Pieve ma con questo post mi hai fatto tornare una voglia matta di visitarla!
Abito vicinissima a Città della Pieve ma non sono mai stata a vederla. Il primo weekend libero in cui sono a casa vado.
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