Continuando il mio racconto del Blogger Tour in Umbria, dopo Città della Pieve e Salci vorrei parlarvi di altri borghi degni di nota, e che mi hanno letteralmente rapita. Si tratta di Piegaro, Parrano e Monteleone d’Orvieto. Si tratta di borghi minori, nelle vicinanze di Città della Pieve, ma meritano assolutamente la visita. Durante il tour fra questi borghi sentirete un senso di tranquillità e serenità, come il tempo si fosse fermato, in mezzo a fortificazioni, castelli e paesini incantevoli. Spero di farvi capire il motivo! 🙂
Come tutti i borghi in questo territorio, anche Piegaro si trova su in zona collinare, e ha una struttura medioevale con mura e fortificazione. Molto suggestive sono le stradine, da percorrere e guardare a testa in su ogni piccolo dettaglio. Peccato che quando ci sono stata io pioveva a dirotto, ma al di là dell’ombrello ho visto tante cose molto carine, da rivedere la prossima volta!
Sicuramente da segnalare è la visita al Museo del Vetro, che ricorda l’arte antica antica della lavorazione del vetro. Infatti Piegaro era famosa già nel Medioevo, fino al XX secolo per lavorare il vetro. Il Museo è un esempio di archeologia industriale, perché si trova nell’antica vetreria del paese. Si tratta dell’ultima sede della vetreria dentro le mura del Borgo, poi nel 1968 la produzione venne dismessa e spostata in un impianto nuovo a valle del paese. Molto bella è la Sala delle volte, che è una delle zone più antiche del complesso, con le volte a crociera annerite dal fumo dell’impianto. Altrettanto suggestiva è la colata di vetro all’interno del bacino di fusione, con il suo colore verde acceso.
All’interno del Museo sono presenti tutti i tipi di manufatti che venivano prodotti nei forni piegaresi, gli stampi e le macchine che venivano utilizzati per la produzione. La lavorazione piegarese era conosciuta soprattutto per i fiaschi, e soprattutto la Pulcianella, con il corpo sferico. Questi fiaschi venivano poi impagliati dalle donne, bambini e anziani di Piegaro: anche questa era un’attività di reddito per il paese.
Parrano è un piccolo borgo medioevale, dove al momento vivono 19 persone, si conoscono tutti quasi come se fossero di famiglia. Percorrendo la via principale, sembra che il tempo si sia fermato, e si respira una meravigliosa tranquillità.
Il nucleo del borgo è costruito attorno al Castello, attualmente chiuso al pubblico. Al suo interno sono presenti grandi sale di rappresentanza, sale termali e una grande scala elicoidale che collega i piani dell’edificio.
Come ultimo borgo (non per importanza, ma per ordine cronologico della visita) vi parlo di Monteleone d’Orvieto. Anche questo borgo ha origine medioevale, ed è tutto in pietra. Questo borgo è vivo, e si articola in stradine, piccole piazze, torri e un panorama mozzafiato.
Molto bella da vedere è la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, dove si trova la Tavola della Madonna col Bambino, probabilmente opera del Perugino. All’interno della Chiesa è presente anche la Cripta di San Teodoro, che contiene l’ossario del Santo. Una leggenda narra che non doveva essere qui, ma il carro di buoi che la trasportava si è fermato a Monteleone e non è voluto più ripartire.
Purtroppo il tempo è stato tiranno, non solo in termini di giorni, ma anche come clima: la neve non ci ha permesso di visitare tutto con estrema calma, e poter assaporare di queste bellezze. ma di una cosa sono sicura: ritornerò con la bella stagione a visitare questi meravigliosi borghi umbri.
Voi, erranti, avete ma visitato questa parte poco conosciuta dell’Umbria?
IngegnerErrante